Vini estremi

I vini delle Colline Novaresi sono vini che raccontano la storia, che parlano di tradizioni… vini corposi, robusti, dal profumo deciso e dal colore rosso intenso che con l’invecchiamento acquisiscono morbidezza ed equilibrio. Vini che in queste zone hanno tradizioni antichissime e terreni fertili grazie al microclima particolarmente favorevole, dovuto alla vicinanza del Monte Rosa, ai monti della Valsesia e ad un terreno composto da argille, sabbia e ciottoli di origine morenica.
Dal 1894, la Cantina Ca’ De’ Santi conserva i segreti di questi grandi vini.
Il nostro vitigno storico è il Nebbiolo, conosciuto probabilmente già da Plinio il Vecchio come confermano alcune notizie scritte del 1200. Ma il Nebbiolo, come lo conosciamo noi, è un vino relativamente giovane, risalente ad oltre 150 anni fa, come gli anni dello Stato Italiano. E non è un caso.
La storia di questo vino è strettamente legata alla nascita dell’Italia unita, ed ad un personaggio in particolare: Camillo Benso Conte di Cavour.
La storia narra che i Savoia, aspiranti reali d’Italia e in perenne competizione con i cugini francesi, erano alla continua ricerca di segni distintivi, tra i quali non poteva mancare un grande vino in grado di ben figurare con i rossi di Bordeaux. E lo trovarono, tanto che Cavour così descrisse i vini delle nostre Colline: “Cotesto vino possiede in alto grado quello che fa il pregio dei vini di Francia e manca generalmente ai nostrani: il bouquet, somiglia al bouquet del Borgogna il quale per certe varietà prelibate come il Clos di Vougeot ed il Romanet gode la primizia su tutti i vini di Francia. Or dunque rimane provato che le colline del Novarese possono gareggiare coi colli della Borgogna; e che a trionfare nella lotta è solo necessario proprietari che diligentino la fabbricazione dei vini, e ricchi ed eleganti ghiottoni che ne stabiliscano la riputazione. Vorrei sinceramente poter cooperare a questa crociata enologica".
E così, mentre si buttavano le basi per l’Italia Unita, il vino Nebbiolo, da “brutto anatroccolo” si trasformò in uno splendido cigno dal colore rosso granato.
Da vino poco più che dozzinale, non idoneo all’invecchiamento con forti residui zuccherini, a metà del XIX secolo, il nebbiolo diventerà quel fantastico vino secco, corposo, robusto, da lungo invecchiamento, quale è il Gattinara.
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Vini estremi ed unici

Prodotti figli della fatica, del sudore, del lavoro dell'uomo in luoghi impervi, quasi impossibili.

Vini dal sapore eroico

Carichi di storia, i vini estremi sono prodotti in minuscoli fazzoletti di terra strappati alla colline.