Ghemme (Ghem in piemontese) è un
comune italiano di 3.752 abitanti della provincia di
Novara inPiemonte.
Dal 1994 fa parte delle "Città del vino" e dal 2002
delle "Città del miele".
Il paese si trova nel medio novarese, sulla riva
sinistra del fiume Sesia, nei pressi del confine con
laProvincia di Vercelli e poco lontano dall'imbocco
della Valsesia.
Dista circa 25 km da Novara e 17 km da Borgomanero.
L'abitato sorge alla base di uno dei tre pianalti
che caratterizzano il territorio del medio novarese
i cui pendii assolati sono ampiamente sfruttati per
la coltivazione della vite.
• Chiesa di Santa Maria Assunta, eretta a partire dal 1666. Nel 1863 fu completata con la costruzione dello scurolo dedicato alla Beata Panacea, progettato dell'Antonelli.
• Chiesa di San Rocco, documentata già nel 1532 ed ampliata alle dimensioni attuali nel XVII secolo. All'interno sono conservati quattro affreschi dei secoli XV e XVIII, recuperati da edifici in demolizione.
Il Castello-ricetto, edificato tra il XI e il XV secolo.
• Il castello Cavenago, di origine cinquecentesca, domina la collina coltivata a vite e l'abitato. Si presenta a forma di quadrilatero con torrioni angolari, uno dei quali nel seicento è stato trasformato in un piccolo oratorio dedicato a Santa Rosa da Lima.
• Ricetto Medievale di Ghemme, un vero e proprio Borgo fortificato, circondato da mura difensive. Fu costruito nel periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini.
La cucina tipica è quella novarese; prodotti tipici di Ghemme
sono specificamente il vino (la cui produzione risale ai tempi
dei Romani), il miele e il pane.
La produzione vinicola eccelle con il rosso Ghemme DOCG,
prodotto da uve nebbiolo e vespolina, uno dei circa 40 vini DOCG
esistenti in Italia, ma oltre a questo vengono prodotti
diversi altri vini DOC delle Colline Novaresi,
tra cui anche una varietà di bianco.
Ghemme è sinonimo di eccellenza anche nel campo
della produzione di miele ed ha aderito, insieme ad
altre 9 città italiane, all'Associazione Nazionale
Italiana "Le città del Miele". Le produzioni tipiche
di Ghemme sono il miele d'acacia, tra i migliori e più
puri d'Italia, e il millefiori. Gli apicoltori
professionisti sono 6, più altri 3 nomadisti, per un totale di
600 arnie e 20 tonnellate di produzione media annua.
Da alcuni anni Aspromiele, l'Associazione apicoltori novaresi,
Mielenatura e il Comune organizzano a Ghemme un concorso per
incentivare la produzione del miele di qualità e valorizzare le
produzioni tipiche piemontesi.
Tra l'ultima settimana di aprile e la prima di maggio,
all'interno della suggestiva cornice del castello, ha luogo
l'annuale mostra mercato del vino.
Il primo venerdì di maggio, in onore della Beata Panacea si
svolge una festa religiosa con tradizione molto antica, oggi
affiancata a manifestazioni laiche, per lo più legate alla
mostra del vino. Panacea (o Panasia), nata a Quarona da madre
ghemmese e rimasta orfana in tenera età, ebbe a subire molte
persecuzioni dalla matrigna, che giunse ad ucciderla alla sola
età di quindici anni conficcandole i fusi da filare nel capo.
“La leggenda vuole che gli angeli pascolassero il gregge di
Panacea mentre la fanciulla pregava. Una sera le pecore
tornarono sole alla stalla e la matrigna furibonda corse a
cercarla e la uccise in quel modo crudele. Miracolosamente le
campane della chiesa di S. Giovanni Battista cominciarono a
suonare da sole a festa, così tutti gli abitanti di Quarona
vennero a conoscenza del misfatto. Solo alla presenza del
Vescovo fu possibile caricare il corpo della fanciulla su di un
carro; le due giumente che lo trainavano proseguirono fino a
Ghemme e si fermarono miracolosamente nel luogo ove era sepolta
la madre di Panacea. La devozione verso la figura della
pastorella vergine e martire è continuata nei secoli ed ancora
oggi la festa in suo onore si celebra con grande partecipazione
di devoti di Ghemme, di Quarona, di tutta la Valsesia e dei
paesi vicini”.
Ghemme è rinomato per la produzione vinicola che ne rappresenta
la maggior fonte di reddito con numerose aziende attive nel
settore, anche se la maggior parte della popolazione attiva non
lavora nell'agricoltura.
Le principali e più note aziende industriali derivano la loro
attività proprio dalla vocazione vinicola del territorio:
§ Produzione di vino;
§ Aceto e derivati (Ponti);
§ Grappa (Francoli);
Molto importanti sono anche i settori dell'industria tessile
(Crespi, Loro Piana) e dell'apicoltura..